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Ciao e benvenuto! Oggi ti parlerò di buzzing e tromba, ovvero di come migliorare la vibrazione labiale e di conseguenza ottenere un suono meraviglioso.
Prima di tutto, però, è necessario che ci poniamo le seguenti domande:
- di cosa si tratta esattamente?
- ci agevolerebbe in questo momento?
- cosa avremo ottenuto, in termini di abilità/qualità, non appena saremo in grado di praticarlo correttamente?
Bene, come sicuramente saprai, il buzzing si ottiene avvicinando le labbra tra esse mentre soffiamo dell’aria mediante una leggera pressione del nostro addome. Aggiungo che, affinché la vibrazione avvenga in maniera naturale e soprattutto proficua, bisogna che raggiungiamo il miglior equilibrio possibile tra le due cose.
Equilibrio, naturalezza e qualità della vibrazione
“L’equilibrio è il compromesso dei muscoli.”
HORTENSE CALISHER
L’equilibrio perfetto lo avremo raggiunto quando siamo in grado di eseguire l’esercizio con estrema naturalezza. Non dobbiamo comprimere molto le labbra tra esse e non dobbiamo soffiare l’aria con troppa tensione addominale. La qualità della vibrazione ci indicherà molto il modo in cui stiamo svolgendo il nostro compito.
Ne consegue che una buona vibrazione migliorerà la nostra qualità del suono e, oltre a darci una maggiore sicurezza nel produrlo, migliorerà anche notevolmente l’intonazione.
Inoltre, la pratica quotidiana di alcuni esercizi, ci consentirà di elasticizzare al massimo le nostre labbra mantenendole flessibili, da qui il termine usato nel gergo trombettistico: flessibilità.
Alla ricerca della consapevolezza, sempre!
Qualsiasi esercizio che ci accingiamo a fare deve essere consapevolizzato, anche quando parliamo di buzzing e tromba. Deve cioè essere in grado di darci le risposte alle domande che ci siamo posti prima. Solo così potremo dare la giusta direzione al nostro studio e, di conseguenza, ottenere un reale miglioramento.
Dobbiamo altresì imparare a monitorare i nostri progressi, verificando costantemente lo sviluppo e il consolidamento della nostra resistenza muscolare. Constateremo che, giorno dopo giorno, faremo sempre meno fatica a riprodurre i medesimi esercizi. Attenzionare i progressi in ordine di qualità: suono più pulito, sviluppo graduale dei registri estremi, più agilità nell’articolazione, ecc.
Insomma gli aspetti da osservare per migliorarci sono davvero tanti e sono da mettere sempre in relazione gli uni agli altri, in equilibrio. Bisogna vivere sempre il momento presente, con la massima concentrazione possibile e circondarci sempre di idee chiare e di qualità.
Ricordiamoci inoltre dell’importanza di rilasciare un feedback alla fine del lavoro svolto. Questa sana abitudine è molto importante perché ci consente di “guadagnare terreno” diventando così, giorno dopo giorno, consapevoli del nuovo traguardo raggiunto.
Come ottenere la migliore vibrazione labiale ed avere un suono MERAVIGLIOSO
Vediamo allora, passo dopo passo, come produrre un buzzing di qualità e, di conseguenza, ottenere un suono meraviglioso:
- osservare la qualità dell’aria prodotta nel nostro flusso, avere cura di non comprimere l’aria ma di soffiare con estrema naturalezza;
- ricercare la migliore qualità possibile della nostra vibrazione: non stringere e non stirare le labbra, avvicinarle semplicemente – posizione della “M” – e quando saranno attraversate dall’aria, modificarle come se si volesse pronunciare la lettera “F”;
- porre attenzione alla posizione della lingua, avendo cura che non sia passiva e, di conseguenza, inutilizzabile. Al contrario, farle assumere la posizione corretta pronunciando il sibilo “SCHH” e mantenerla così durante tutta durata della vibrazione.
Esercitiamoci fin quando non abbiamo interiorizzato una buona vibrazione, su un suono qualsiasi, esempio sul SOL centrale. Non appena questa sarà chiara, pulita e spontanea, espandiamola esplorando nuovi suoni.
All’inizio suggerisco di prendere familiarità con i suoni che ruotano attorno a quello prodotto precedentemente, quindi proseguire per intervalli congiunti.
Quando ci muoviamo in direzione ascendente, stimoliamo i muscoli delle labbra verso l’interno. All’inizio raggiungiamo anche semplicemente il DO, avremo comunque elasticizzato molto le labbra.
Proseguiamo, poi, con un glissando discendente. Aiutiamoci allentando gradualmente i muscoli della mandibola e aumentiamo lievemente il supporto del flusso dell’aria. Questo ci consentirà di raggiungere le note del registro grave con più stabilità.
Cerchiamo di raggiungere il DO grave e di ottenere una vibrazione sicura e stabile. Spingiamoci verso il basso con gradualità e solo dopo aver ottenuto una certa padronanza con i suoni precedenti, così da non rischiare di deformare la nostra imboccatura attraverso movimenti muscolari errati.
Ci siamo!
A questo punto avremo sicuramente imparato a produrre un buzzing con movimenti più naturali e morbidi possibili e, di conseguenza, il nostro suono sarà migliorato notevolmente.
Per consolidare la nostra imboccatura, inseriamo il buzzing prima di qualsiasi altro esercizio di riscaldamento (warm-up) oppure pratichiamolo riproducendo delle semplici frasi o delle semplici melodie, ricordandoci che inizialmente è consigliabile sempre procedere per gradi congiunti.
Inoltre, come vedrai nel video più avanti, possiamo creare, in autonomia e come amo fare anch’io, degli esercizi apposta per la pratica del buzzing e nel contempo per lo sviluppo delle nostre abilità musicali:
Esercizio di esempio n° 1
Eseguiamo l’esercizio aggiungendo al modello dell’esempio, una nota in più per volta. Raggiungiamo, cioè, nella seconda esecuzione il LA, nella terza il SI e via dicendo fino a raggiungere il suono più in acuto possibile. Ogni giorno proviamo a spingerci sempre un po’ oltre, con almeno 3 tentativi, servirà a sviluppare e consolidare la nostra muscolatura.
Un altro elemento musicale che migliora notevolmente grazie anche alla pratica quotidiana degli esercizi di buzzing, è l’attacco del suono. Per tale occasione voglio mostrarti un esercizio che ho creato e che pratico regolarmente per lo sviluppo di tale abilità, anch’esso presente nella seconda parte video:
Esercizio di esempio n° 2
Come possiamo vedere nell’esempio, facciamo precedere sempre il primo suono della frase musicale da due buzzing di semiminima.
Quando, salendo di registro, non siamo più in grado di riprodurre il buzzing, possiamo comunque proseguire l’esercizio riproducendolo all’ottava bassa.
Ovviamente possiamo creare esercizi più semplici, ma per la qualità e la sicurezza dell’attacco, la storia non cambia. Anche qui cerchiamo, ogni giorno, di raggiungere sempre il suono più acuto possibile e, volendo spingerci un po’ oltre, possiamo far precedere il suono difficile da attaccare da una scala preparatoria, in questo caso formata da 3 note:
Guarda il video!
Ultimi 2 consigli (per principianti)
Consiglio n° 1 – respiriamo lentamente e con consapevolezza, abbassando le spalle e facendo confluire l’aria nell’addome, praticando così la respirazione diaframmatica che tratteremo nei prossimi articoli.
Un esercizio semplice che proporrò sarà quello di effettuare dei lunghi respiri contando le inspirazioni e le espirazioni. Perché darsi un tempo e contare, per esempio fino a quattro, aiuta a sviluppare la regolarità del ritmo. Praticalo almeno per 5 minuti al giorno.
Consiglio n° 2 – per rinforzare i muscoli labiali e stabilizzare l’imboccatura, aggiungi degli esercizi complementari.
Uno degli esercizi che suggerisco sempre è quello di tenere una cannuccia tra le labbra e soffiarci lentamente dentro. Dopo qualche istante sentirete attivarsi i muscoli laterali delle labbra. Quando avverti i primi sintomi di stanchezza, riposati. Via via che ti abituerai, potrai utilizzare oggetti più pesanti, tipo una matita o una penna.
Pratica questi esercizi a distanza di tempo, per esempio la mattina, il pomeriggio ecc., per pochi minuti al giorno e senza esagerare. Ciò ti preparerà correttamente all’esecuzione musicale e, nel contempo, ti aiuterà a riscaldare e rinforzare i muscoli dell’imboccatura.
Soprattutto i principianti dovrebbero allenarsi sempre poco prima di fare gli esercizi musicali. Come detto prima, potrai abbinarli anche agli esercizi di respirazione.
Conclusioni
Bene! Ho voluto condividere con te la mia personale esperienza sul buzzing, spero tanto di esserti stato di aiuto.
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altre fonti utili: