L’uso della lingua nella tromba – perfetta proiezione nei legati

Un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo della tecnica della tromba è senza dubbio il corretto uso della lingua che ti permetterà di regolare agevolmente la velocità  dell’aria e di conseguenza produrre suoni nitidi e intonati.

Ciao e bentornato!

Oggi parleremo dell’importanza dell’uso corretto della lingua, imparerai a raggiungere una consapevolezza corporea in relazione ai suoi movimenti sviluppandone le sue abilità. Partiamo dal presupposto che nell’atto del suonare la lingua agisce in modo molto simile al parlato, si muove cioè in tantissimi modi differenti ed è in grado di conseguenza di assumere moltissime posizioni.

L’articolazione, in musica, è intesa come il modo con cui i suoni di un brano sono concatenati tra loro, sia quando sono legati che quando sono staccati.

Nel seguente link trovi alcune definizioni delle articolazioni principali:

http://www.diapasonblog.it/vocabolario/segni-di-articolazione/

Tutti questi diversi tipi di articolazioni vengono eseguiti principalmente dalla lingua e condizionati da altri fattori quali ad esempio il flusso dell’aria, l’uso appropriato dell’addome, delle labbra, ecc.; quindi, affinché la lingua possa svolgere in maniera corretta questi movimenti, dovrà essere libera, agile e rilassata.

Per rispecchiare gli elementi appena citati bisogna per prima cosa respirare bene.

Il respiro influenza il corretto movimento della lingua

Potrebbe sembrarti strano ma è proprio una respirazione corretta che rilassa la lingua consentendole di funzionare in modo appropriato alle nostre esigenze. Prova a praticare, trattando l’argomento specifico, degli esercizi di Yoga, Feldenkrais o semplicemente una Meditazione sul respiro e… prova a suonare subito dopo! Sentirai una netta differenza sia a livello percettivo che qualitativo, ne sono sicuro!

Prova a ricordare adesso il movimento o la posizione che la lingua assume nelle circostanze di vita dove ti trovi ad essere stressato, nervoso o addirittura impaurito. In questi casi è facile notare come la lingua si blocchi ed anche la semplice azione del parlare diventi difficoltosa. Il  respiro in queste circostanze è affannoso e la salivazione talvolta risulta essere del tutto assente. Non a caso , a tal riguardo, si usa spesso l’espressione: “mi sento di avere un nodo alla gola”.

Perfetto, ora che hai ricordato questa condizione  sappi che, se vuoi suonare bene, deve avvenire l’esatto contrario!

Eppure è abbastanza usuale che, prima di una performance, percepiamo proprio sensazioni di paura e sconforto.

Ti invito ad una profonda riflessione al riguardo.

Diventa Consapevole!

Ma torniamo all’uso corretto della lingua nella tecnica della tromba e come diventarne consapevoli, aspetto molto importante che ci consentirà di rientrare in carreggiata quando noteremo che qualcosa ci sta condizionando in maniera negativa. L’errore comune che commettiamo in queste circostanze è quello di non sapere individuare le cause del nostro problema, attribuendo spesso la colpa dei nostri insuccessi ad altri fattori:

  • non ho studiato abbastanza
  • ho le labbra stanche
  • non sarò mai capace

solo per citarne alcuni, ma la lista potrebbe essere davvero molto lunga!

Spesso non siamo in grado di trovare immediatamente la soluzione, rimanendo di conseguenza per lungo tempo bloccati sul problema.

L’obbiettivo da raggiungere, per suonare bene ed affaticarsi meno, è quello di saper produrre tutti i suoni con la tromba in modo più naturale possibile, semplice ed automatico, spendendo di conseguenza, meno energia possibile. Ecco perché insisto tanto sull’imparare ad usare in maniera corretta la lingua.

Sappiamo che l’altezza di ogni nota corrisponde ad una posizione diversa della lingua, anche se consistente in spostamenti davvero esigui. Essa regola il flusso dell’aria che arriva dai polmoni che, cambiandone la velocità, ci consente di cambiare l’altezza del suono. Un po’ lo stesso concetto di quando si fischia o si simula il vento con le sole labbra.

Corretto equilibrio, sempre!

Per sfruttare questa tecnica automaticamente ed essere in grado di eseguirla con scioltezza e precisione occorre trovare il corretto equilibrio tra il movimento della lingua, il corretto flusso dell’aria attraverso l’uso del diaframma e dell’addome (vedi articolo sulla respirazione) ed il diverso appoggio del bocchino sulle labbra (vedi articolo sull’imperniamento).

Gli esercizi che la maggior parte dei trombettisti esegue per il raggiungimento di tale scopo sono quelli di flessibilità, basati sulla produzione dei suoni armonici.

Ecco una serie di esercizi che ho preparato e che pratico abitualmente per diventare consapevole dell’uso corretto della lingua nel legato.

La lingua nel Buzzing

Puoi osservare la posizione ed i movimenti che la lingua compie già negli esercizi preliminari di approccio o di riscaldamento, ad esempio negli esercizi di buzzing!

Eseguiamo, facendo vibrare solo le labbra, due note diverse, distanti tra loro, per esempio, di un intervallo di seconda o di terza. Se usiamo la lingua in maniera corretta percepiremo che, per produrre la nota che segue, si sposterà lievemente verso l’alto, avvicinandosi cioè verso il palato. 

buzzing

Durante la pratica di questo semplice esercizio bisogna prestare massima attenzione a non  stirare le labbra verso l’esterno come a formare un un sorriso completo;  nel caso in cui ciò accadesse, potresti percepire più spontaneo il suono del buzzing ma, se osservi con più attenzione, noterai che la proiezione dell’aria verrà deformata o addirittura interrotta.

L’aria, anziché essere incanalata dalla lingua verso il centro delle labbra (che ti consiglio di immaginare come un foro perfettamente al centro e rotondo) verrebbe proiettata fuori in maniera incontrollata, come da una fessura irregolare.

Potrebbe fare al caso tuo guardare un punto fisso davanti a te ed immaginare di volerlo colpire con un getto d’aria.

Occhio al Bersaglio!

Per agevolare questo compito, propongo spesso ai miei allievi di stampare un’immagine di bersaglio e posizionarlo davanti ogni qualvolta decidano di lavorare sulla proiezione. Ovviamente, per migliorare la nostra proiezione man mano che saliamo nei registri più acuti, possiamo focalizzare i cerchi via via più piccoli, nel nostro caso quelli di colore giallo; 

Volendo procedere in direzione ascendente se avviciniamo la lingua verso il palato,  le labbra rimarranno libere e morbide, convergeranno in maniera spontanea verso il centro, consentendo così all’aria di poter raggiungere la velocità necessaria per la produzione e il sostegno dei suoni acuti.

Proiezione

Dal Buzzing ai suoni con il Bocchino

Dopo aver effettuato l’esercizio con il buzzing e dopo averne accertate le corrette impostazioni, possiamo eseguirlo con il bocchino, ricercando la stessa sensazione percepita sui muscoli labiali e facciali in precedenza.

Esempio di Esercizio:

Esegui le prime due battute dell’esercizio precedente intonando le note con il solo buzzing e prosegui sia in direzione ascendente che in direzione discendente. Cerca di raggiungere progressivamente tutti i registri, allargandone, giorno dopo giorno l’estensione. 

intervalli di 3

Dopo averlo eseguito con le labbra puoi praticarlo con il bocchino ricordandoti di tenere conto anche dell’imperniamento.

Se non l’avessi ancora fatto ti invito a leggere l’articolo sull’imperniamento cliccando sul seguente link: https://ilrespirodellatromba.it/imperniamento-il-movimento-che-ti-agevola/

Per agevolare la pratica del registro grave possiamo invertire l’intervallo e focalizzare la nostra attenzione sul suono più grave, come mostrato nell’esercizio che segue:

discendente

Osserva bene il movimento della lingua quando scendi nel registro grave, qui dovrai sostenere il suono e mantenerne la sua proiezione. Spesso nel grave si tende a mollare un po’ troppo “la presa” e di conseguenza ci si ritrova spesso ad avere suoni imprecisi e difficili da controllare sia per quanto riguarda la dinamica che per quanto concerne l’articolazione.

Anche in questo registro la lingua deve proiettare bene il flusso dell’aria, ciò darà sostegno al suono e ne gioverà anche l’intonazione

Dal suono del bocchino alla tromba

Dopo aver praticato gli esercizi precedenti ed aver consapevolizzato i movimenti della lingua, sarai pronto per eseguire gli stessi esercizi con la tromba. Da notare adesso come riuscirai a suonare in maniera più spontanea e con molta meno fatica. 

Osserva anche tu questi tre elementi: 

  • la lingua e il suo corretto utilizzo
  • la proiezione del flusso dell’aria
  • l’imperniamento del bocchino sulle labbra

Se riesci ad ottenere un buon equilibrio tra di essi, noterai anche su di te come tutto adesso suona magnificamente!

In ogni caso cerca sempre di suonare in maniera più naturale possibile.

Ovviamente si possono creare esercizi su intervalli di seconda, di terza, quarta, ecc. e si può procedere sia in maniera diatonica che cromatica. L’importante è sempre attenzionare gli elementi sopra esposti e di raggiungere ed espandere tutti i registri (acuto e grave).

Esercizi di Flessibilità

Adesso possiamo proseguire con gli esercizi di flessibilità considerando che, quelli proposti in questo articolo servono solo da esempio; è ovvio che ogni giorno puoi creare delle varianti a tua scelta oppure seguire metodi specifici per tromba che trattano l’argomento (Colin-Flexus, ecc.);

Ricorda inoltre di eseguire gli esercizi di flessibilità usando le sette posizioni e di praticare gli esempi sulle triadi e sugli accordi di settima su tutte le tonalità. Io di solito inizio dal Fa centrale e procedo per semitono sia in senso ascendente che in senso discendente. In questa maniera ogni giorno mi esercito in tutte le tonalità ed espando tutti i registri.

Puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo che parla di Intervalli al seguente link:

https://ilrespirodellatromba.it/gli-intervalli-un-toccasana-per-migliorare-lintonazione/

Continuiamo con un esercizio arpeggiato basato sulla triade maggiore (1-3-5) con distanza intervallare, cioè di terza maggiore e quinta giusta; segue esercizio di flessibilità (1-3-5-8) che va eseguito sulle sette posizioni della tromba, utilizzando le stesse posizioni del primo suono, scendendo di semitono, tranne che per l’intervallo di terza. esercizi flessibilità

Possiamo procedere aggiungendo al modello precedente un suono armonico per volta che ci consentirà di raggiungere e di sviluppare gradualmente il registro acuto. Proseguiamo, in questo caso, andando a toccare la nota Re nell’esercizio 3 e la nota Fa nell’esercizio n° 4.

Flessibilità fino al Re e al Fa

Iniziamo adesso dal Si, che ci consentirà di consapevolizzare l’arpeggio di dominante (es. 5). L’attacco del primo suono non dovrà essere troppo aperto, ricerca un suono pulito e di facile esecuzione. Osserva la posizione della lingua, la tensione dell’addome e l’apertura delle labbra.  Se il primo suono risultasse essere un po’ calante, probabilmente uno o più elementi  sopra citati non sono stati impostati correttamente.

dominanteProseguiamo con l’esercizio numero 6, che inizia dal Re e ci consente di memorizzare la triade diminuita. Possiamo attaccare il primo suono utilizzando il fonema “TE”, ricordandoci di osservare sempre i tre elementi esposti nell’esercizio precedente.

triade diminuita

La facilità di esecuzione,  la pulizia del suono e una buona intonazione sono la prova del corretto utilizzo di tutti gli aspetti tecnici visti finora.

Ovviamente possiamo studiare questi esercizi anche nel registro medio, semplicemente usando la rispettiva diteggiatura:

triade maggiore

Inoltre possiamo invertire il moto:

triade inversa

Prova a suonare anche nelle tonalità minori:

Triade minoretriade diminuita

oppure su triadi diminuite (3 minore e 5 diminuita), aumentate (3 maggiore e quinta aumentata), su accordi di settima minore formati rispettivamente da intervalli di terza minore, quinta giusta e settima minore, ecc.

Cosa non fare

Non fare contrazioni con l’addome, soprattutto quando vuoi raggiungere suoni acuti, illudendoti che tale spinta ti aiuti a produrre con più facilità tali suoni! Questa istintiva, ma pur sempre malsana, abitudine può allargare il foro tra le labbra, facendo aumentare di conseguenza notevolmente la pressione del bocchino su di esse. Questo è un riflesso spontaneo del nostro corpo, un istinto che dovrai da subito imparare a governare. 

Inoltre, come spesso accade in questi casi, il corpo si contrae e si irrigidisce, ottenendo di conseguenza, esattamente l’effetto contrario, che potrebbe causarti problemi di salute come: ernie, mal di schiena e problemi all’apparato fonatorio.

Video 

Crea tu le tue basi musicali

Per perfezionare le nostre abilità nel registro acuto, contrastate dalla difficoltà di suonare tutte le note con la stessa posizione e suonarle a tempo, possiamo crearci delle basi musicali su misura.

Nel video dimostrativo avrai modo di ascoltare quelle che ho creato io col programma garage band per il raggiungimento di tale obbiettivo.

Se anche tu vuoi fare uso di questi validi supporti e vuoi riceverli, contattami direttamente scrivendomi una mail.

Proseguiamo adesso con gli esercizi di flessibilità, quindi espandiamo il registro acuto cercando di raggiungere suoni via via più acuti.

Possiamo attaccare il suono FA con il fonema “TE”, raggiungendo gradualmente gli intervalli di 5,6,7 e 8 usando via via fonemi più piccoli.

flessibilità sviluppo acuto

Agevoliamoci l’esecuzione avvicinando la lingua al palato man mano che raggiungiamo il registro acuto.  Osserviamo l’imperniamento della tromba, notando se anche in questa area ci agevola ulteriormente.

flessibilità bisacuti

Nel mio caso, step by step salendo, i movimenti sono sempre più impercettibili rimanendo pur sempre necessari.

Esegui infine tutti gli esercizi finora proposti, in direzione opposta, iniziando cioè dal suono acuto e procedendo in moto discendente.

Altri suggerimenti

Cerca di riconoscere sempre nella tua mente l’altezza esatta del suono ancor prima di attaccarlo e poni attenzione alla posizione della lingua ricordandoti che nel registro acuto dovrà posizionarsi vicino al palato. Verificane la posizione provando ad attaccare dei suoni acuti semplicemente con l’aria, senza usare il colpo di lingua e poggiando leggermente il bocchino sulle labbra mentre pronunci il fonema “Shh” . Utilizza solo un filo d’aria espulsa in maniera estremamente veloce. Dopo qualche minuto sentirai i muscoli labiali riscaldarsi. Praticalo per qualche tempo, otterrai un notevole rinforzo dell’imboccatura oltre a trarre sicurezza sulla diversa posizione della lingua, delle labbra ed una nuova tensione addominale. 

Ricorda che, avendo messo in discussione tutti questi nuovi elementi dovrai adesso acquisire nuovamente una maggiore consapevolezza di tutto il tuo corpo, soprattutto la postura e il respiro. Questo è un procedimento necessario che ti consentirà di ritrovare un equilibrio nuovo.

Potrai approfondire o rivedere questi argomenti inserendo nella tua pratica quotidiana gli esercizi proposti negli articoli della Respirazione e del Buzzing.

Usa questi link se vuoi raggiungerli in maniera diretta:

https://ilrespirodellatromba.it/la-respirazione-rilassamento-e-sviluppo/

https://ilrespirodellatromba.it/buzzing-la-migliore-vibrazione-labiale-per-avere-un-suono-meraviglioso/

Volendo ampliare ulteriormente la tua pratica giornaliera, puoi inserire anche gli esercizi sui salti, soprattutto quelli di ottave che trovi nell’articolo che parla di imperniamento e che trovi al seguente link:

https://ilrespirodellatromba.it/imperniamento-il-movimento-che-ti-agevola/

Ultimissime considerazioni

Poniamo attenzione anche all’attacco dei suoni gravi, avendo cura di non far assumere alla lingua una posizione troppo bassa o peggio ancora di renderla inattiva.

Prova a sperimentare una posizione della lingua un po’ più alta e nota se questa ti consente di collegare meglio i suoni del registro grave ai suoni della zona centrale.

Ricorda, soprattutto nell’area grave, di provare ad assecondare l’imperniamento, che nel mio caso è verso l’alto, e che tale movimento pian piano diventerà fluido e spontaneo. 

Non Tralasciare mai di rilassare di tanto in tanto anche la lingua!

Di solito io eseguo, per qualche minuto, degli esercizi pronunciando il fonema “TRRR” molto velocemente.

Prova a praticare anche gli esercizi proposti dalla mia collega Silvia sulla percezione e sulla consapevolezza della lingua tratti dal metodo Feldenkrais.

Al seguente link puoi tranquillamente visionare e scaricare alcuni esercizi:

Metodo Feldenkrais: Esercizi sulla Lingua

Spero di esserti stato di aiuto anche in questo articolo.

Se hai domande o vuoi una consulenza, non esitare a scriverla nei COMMENTI o a CONTATTARMI.

Ciao, ci vediamo alla prossima!